Sebbene la patogenesi non sia ben compresa, le teorie attuali implicano punti trigger miofasciali cervicali, postura della testa in avanti e limitazioni della mobilità come causa scatenante.
MANIFESTAZIONI E CAUSA
È classificata come episodica, episodica frequente o cronica, con disabilità significativa e resistenza alla gestione medica associata con questi ultimi tipi.
Il dolore associato alla cefalea miotensiva è comunemente bilaterale ed è spesso descritto come una sensazione sorda, simile a una banda intorno alle regioni frontale, temporale e suboccipitale della testa; anche il collo può essere colpito. La cefalea di tipo tensivo è più comunemente innescata da stress mentale e tensione muscolare, il che suggerisce una connessione mente-corpo-spirito che può essere trattata in modo ottimale con un approccio osteopatico.
ANATOMIA DELLE STRUTTURE COINVOLTE
Posteriormente il collo è rivestito superficialmente dalla fascia cervicale profonda. Questa fascia si attacca sulla linea mediana alla protuberanza occipitale esterna, al legamento nucale e al settimo processo spinoso cervicale. Quindi si diffonde lateralmente per avvolgere il muscolo trapezio prima di attaccarsi alla scapola.

I muscoli profondi del collo posteriormente includono lo splenio, l’ileocostale, il lunghissimo, il semispinale e il multifido. Questi muscoli sono estensori e rotatori della testa e del rachide cervicale e possono diventare ipertonici e iperattivi nelle posizioni croniche della testa in avanti portando così all’insorgenza del mal d testa.

Il gruppo muscolare suboccipitale comprende il Retto della testa maggiore e minore e l’Obliquo della testa superiore e inferiore, attaccandosi all’occipite, all’atlante e all’epistrofeo e può svolgere un ruolo nella cefalea esercitando tensione sulla dura madre attraverso i ponti miodurali.
MAL DI TESTA MIOTENSIVO: INNERVAZIONE DI TESTA E COLLO
L’innervazione alla testa e al collo posteriori è fornita dai nervi spinali cervicali, con un’ampia area della testa posteriore che riceve la sua innervazione sensoriale dal nervo occipitale maggiore (ramo dorsale di C2), terzo nervo occipitale (ramo dorsale di C3) il nervo occipitale minore e il grande nervo auricolare (ramo ventrale di C2). I muscoli trapezio e semispinale del capo sono attraversati dal nervo occipitale maggiore mentre scorre superiormente per trasmettere l’innervazione sensoriale dal cuoio capelluto posteriore. Si ipotizza che la compressione del grande nervo occipitale da parte del trapezio ipertonico e dal semispinale della testa, provochi dolore riferito alla dura madre per opera di una convergenza di afferenze dal nervo trigemino e dal nervo grande occipitale nel corno dorsale di C2.
Sebbene la patogenesi della Cefalea Miotensiva non sia ben compresa, le teorie attuali implicano punti trigger miofasciali cervicali, postura della testa in avanti, limitazioni della mobilità cervicale e dolore riferito come causa scatenate.
Osteopathic Manipulative Treatment Considerations in Tension-Type Headache
Elaine Lee, Sean Moloney, Joel Talsma and Stacey Pierce-Talsma; Journal of Osteopathic Medicine
FINALITÀ DEL TRATTAMENTO OSTEOPATICO
L’obiettivo del trattamento osteopatico su paziente che riferisce cefalea episodica o frequente è quello di eliminarne la causa scatenante qualora sia di tipo miotensivo, quindi andare ad agire sui muscoli e le tensioni fasciali. L’analisi della postura è fondamentale per comprendere lo schema di funzionamento e attivazione che utilizzano i muscoli del soggetto nella vita quotidiana, specialmente quelli che in letteratura scientifica vengono correlati all’insorgenza del sintomo cefalea. Correggere un atteggiamento posturale scorretto permetterà di eliminare la facilitazione e il sovraccarico muscolare che generano la cefalea miotensiva.
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